elementi di statistica descrittivaPer DISTRIBUZIONI UNIVARIATe
1.1. LA STATISTICA NELLA RICERCA AMBIENTALE E BIOLOGICA
Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze ambientali e in quelle biologiche è indispensabile la conoscenza dei concetti e dei metodi statistici, sia per i problemi di gestione, sia per quelli di indagine. Per pubblicare i risultati di una ricerca, tutte le riviste scientifiche richiedono che la presentazione dei dati e la loro elaborazione seguano criteri ritenuti validi universalmente. Il comportamento nella fase di raccolta dei dati, la loro descrizione, le analisi e infine il riepilogo sono in buona parte codificati, in modo dettagliato. Inviare ad una rivista uno studio o una relazione che denotino una conoscenza sommaria della statistica comporta generalmente una critica dei metodi seguiti, che può giungere fino al rifiuto delle conclusioni o almeno a una dichiarazione esplicita della loro ridotta attendibilità. Alla ricerca, seppure valida per gli altri aspetti e importante per l'argomento trattato, può essere negata la dignità della pubblicazione.
Una raccolta di dati non corretta, una loro presentazione inadeguata o un’analisi statistica non appropriata rendono impossibile la verifica dei risultati da parte di altri studiosi e il confronto con altre ricerche e analisi del settore. Per il progresso di qualsiasi disciplina sperimentale, una finalità importante di qualsiasi ricerca anche di piccole dimensioni, è la semplice possibilità di sommare le esperienze e confrontare i risultati con altre, effettuate in condizioni simili oppure volutamente differenti. Permette l’accumulo delle conoscenze, la verifica di teorie già proposte, la formulazione di nuove ipotesi.
Al fine di facilitare ai lettori la corretta comprensione dei risultati, per pubblicare una ricerca le riviste internazionali e quelle di maggior prestigio richiedono tassativamente agli autori di seguire uno schema preciso che, in linea di massima, è fondato sullo sviluppo di quattro fasi.
1) Una introduzione, che presenti in modo accurato sia l'argomento affrontato, sia le finalità della ricerca, mediante citazione dei lavori scientifici pregressi e della letteratura specifica.
2) La descrizione di materiali e metodi, nella quale devono essere definiti: a) il tipo di scala utilizzato; b) le modalità del campionamento o di raccolta dei dati; c) le misure sintetiche delle caratteristiche più importanti della distribuzione dei dati, come media e varianza (più raramente simmetria, curtosi e coefficiente di variazione). Spesso, soprattutto per argomenti nuovi o quando siano stati pubblicati solo pochi dati, è prassi richiedere la distribuzione tabellare completa e dettagliata. Per relazioni scientifiche che non abbiano solo un carattere divulgativo, le tabelle e le distribuzioni di frequenze sono da preferire alle rappresentazioni grafiche. Infatti queste ultime raramente permettono di risalire ai dati originari, che sono indispensabili per la verifica dei calcoli e quindi una valutazione piàù dettagliata delle conclusioni raggiunte.
3) I risultati, che devono comprendere espressamente la citazione dei test di inferenza utilizzati, allo scopo di permettere alla comunità scientifica di valutare se la loro scelta è appropriata, cioè se sono in rapporto corretto con a) le ipotesi che si intendono verificare, b) il tipo di scala con cui sono state misurate le variabili analizzate, c) le caratteristiche statistiche della distribuzione dei dati.
4) La discussione, che deve riportare l’interpretazione dei risultati ottenuti con i test applicati e infine eventuali confronti con analisi già pubblicate. L’interpretazione deve non solo comprendere l’analisi statistica, ma essere estesa al significato ecologico, ambientale o biologico dei risultati ottenuti. Non sempre un risultato statisticamente rilevante assume anche un significato importante nella disciplina specifica. Ne deriva un aspetto di estrema importanza per l’analisi statistica: per impostare correttamente una ricerca, per formulare ipotesi scientificamente valide, per raccogliere e analizzare i dati, infine per interpretarne i risultati, non è possibile scindere le analisi statistiche dalla loro interpretazione disciplinare.
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Manuale di Statistica per la Ricerca e la Professione © Lamberto Soliani - Dipartimento di Scienze Ambientali, Università di Parma (apr 05 ed) ebook version by SixSigmaIn Team - © 2007 |