analisi FATTORIALE E disegni complessi CON FATTORI INCROCIATI
12.3. rappresentazione grafica dell'interazione A DUE FATTORI
La semplice lettura della tabella che riporta le medie di casella, quelle di riga e quelle di colonna è utile per comprendere il significato dell'interazione. Quando il test F per l’interazione non risulta significativo, la media del livello del fattore A minore (o maggiore) è tale in tutti i livelli del fattore B; viceversa, quando il test F per l'interazione A x B risulta significativo, la media del livello del fattore A che risulta minore (o maggiore) è tale solamente per alcuni livelli del fattore B. Nell'esempio precedente, dove l'interazione è risultata significativa, è possibile osservare che per il sesso femminile () la crescita maggiore è determinata dal trattamento con l'ormone (con media 24,6), mentre per il sesso maschile () il valore medio maggiore è determinato dal trattamento con l'ormone (con media 31,4).
Se non esistesse interazione sesso x trattamento, ognuna delle medie dei 6 gruppi sperimentali risentirebbe solamente dell'effetto del fattore A (colonna) e del fattore B (riga) in modo additivo, secondo la relazione:
Pertanto, se non esistesse interazione A x B, le medie dei 6 gruppi sperimentali avrebbero dovuto essere:
come quelli riportati nella tabella precedente. Il trattamento che fornisce la media minore (a3 con 17,2) determina la media minore sia nel sesso b1 (14,234) che in quello b2 (20,167); simmetricamente, il trattamento che causa la media maggiore (a2 con 26,6) determina i valori medi più alti sia in b1 (23,634) che in b2 (29,567).
La devianza d'interazione è la somma dei quadrati degli scarti tra questi valori medi stimati ed i valori medi osservati. Poiché i valori medi stimati nelle caselle sono calcolati dai totali marginali e da quello totale, i suoi gdl sono; nell'esempio riportato,, come già calcolato utilizzando la proprietà additiva dei gdl.
Nell'analisi di un disegno fattoriale, in genere la varianza d’interazione ha numerosi gdl. Di conseguenza, è determinata da più differenze da quanto atteso e l'interpretazione non sempre è banale, ma richiede attenzione. Un modo semplice per evidenziare l'esistenza dell'interazione ed i suoi effetti è la rappresentazione grafica dei valori medi osservati e del suo confronto con quelli stimati. Nelle due figure sottostanti sono riportati
A B
A Grafico dei valori medi osservati B Grafico dei valori medi stimati (in assenza di interazione)
- nella figura A i valori medi osservati per il sesso b2 (i quadrati) e per il sesso b1 (le palline), - nella figura B sono riportati i valori medi stimati in assenza d’interazione. Quando non esiste interazione, i segmenti che uniscono i punti risultano paralleli, come nella figura B, poiché le medie sono determinate solo dagli effetti additivi del fattore A e del fattore B. Nell'esempio con i valori medi stimati (esempio B), le linee risultano esattamente parallele, poiché mancano totalmente sia la variabilità casuale sia l’interazione. Quando esiste interazione, come nel grafico con i valori medi osservati (esempio A), le linee si allontanano sensibilmente dal parallelismo: il trattamento che risulta migliore o peggiore per un sesso non ottiene lo stesso risultato con l'altro sesso, poiché si ha un ulteriore fattore di inibizione o di potenziamento per almeno una media.
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Manuale di Statistica per la Ricerca e la Professione © Lamberto Soliani - Dipartimento di Scienze Ambientali, Università di Parma (apr 05 ed) ebook version by SixSigmaIn Team - © 2007 |