L’ANALISI GERARCHICA E LE COMPONENTI DELLA VARIANZA
14.10. CENNI DI ANOVA III O A EFFETTI MISTI
Il terzo tipo di analisi o ANOVA III è dato dalla mescolanza di fixed-effects e random-effects, per questo chiamato mixed-effects. Il nome stesso suggerisce che, nel modello più semplice a due fattori (A e B), l’interesse della ricerca - per un fattore è rivolto al confronto tra le medie - per l’altro fattore allo studio della varianza Può essere il caso dello studio dei livelli d’inquinamento atmosferico in alcune zone di una città (fixed-effect) con misure ripetute nei vari giorni della settimana (random-effects).
Il modello mixed-effects che ne deriva è
dove - è la k rilevazione della zona i nel giorno j, - m è la media generale di tutte le osservazioni, - è l’effetto principale () dell’i-esimo livello del fattore fisso, - è l’effetto principale () del j-esimo livello del fattore random, - è l’effetto di interazione () della ij-esima combinazione del fattore fisso e di quello random, - è l’errore, cioè la variazione della singola misura rispetto alla media della cella ij.
In questo modello, le assunzioni sono: 1 – gli effetti random () sono distribuiti in modo normale con media 0 e varianza , 2 – gli effetti dell’interazione () sono distribuiti normalmente con media 0 e varianza , 3 – gli errori () sono distribuiti in modo normale e indipendente sia da sia da , con media 0 e varianza . Per la validità del test sull’effetto fisso, è necessaria una quarta assunzione molto importante: 4 – nel fattore fisso, la correlazione tra i punteggi di due livelli deve essere uguale per tutte le coppie di livelli.
Infine, sono possibili tre test F per verificare le tre ipotesi 1) contro 2) contro 3) contro con le metodologie già illustrate in precedenza riguardo agli effetti fissi e agli effetti random.
| |
Manuale di Statistica per la Ricerca e la Professione © Lamberto Soliani - Dipartimento di Scienze Ambientali, Università di Parma (apr 05 ed) ebook version by SixSigmaIn Team - © 2007 |