CORRELAZIONE E COVARIANZA
18.9. CENNI SUI CONFRONTI MULTIPLI TRA PIU’ r
Come nel caso delle medie, effettuato il test per la verifica dell’uguaglianza tra più coefficienti di correlazione, se si arriva alla conclusione che non tutti i coefficienti di correlazione sono tra loro uguali, si pone il problema di sapere tra quali la differenza sia significativa. E’ possibile pervenire alla soluzione sia - con confronti a priori, attraverso la tecnica dei contrasti ortogonali, - con confronti a posteriori o multipli, in modo analogo al test SNK o alla procedura di Tukey.
Senza riprendere dettagliatamente i concetti generali, già ampiamente discussi nei confronti tra k medie, è utile ricordare che i confronti a priori godono del vantaggio rilevante di utilizzare per ogni contrasto la stessa probabilità a del test generale, mentre i confronti a posteriori, sulla base del principio del Bonferroni, tendono ad utilizzare per ogni confronto una probabilità a/k, dove k è il numero di confronti possibili.
Per i confronti a priori, con la tecnica dei contrasti o confronti ortogonali, - dapprima si stima un valore critico Sa per la probabilità a prefissata con
- successivamente si calcola S
dove
- ci è il coefficiente del contrasto, - zi è la trasformazione di r in z. Sono significativi i contrasti il cui valore S supera il valore critico Sa.
Per i confronti a posteriori, i metodi proposti sono numerosi. Una procedura semplice prevede che, sempre dopo l’analisi complessiva con il c2 che deve risultare significativa, tra - due coefficienti di correlazione rA e rB calcolati su campioni di dimensioni nA e nB - esista una differenza significativa se il valore q
- è superiore a quello riportato nella tabella dei valori critici del q studentizzato con indici a, ¥, k dove - a è la probabilità complessiva, - ¥ è il numero totale di dati utilizzati per il confronto dei k gruppi, - p è il numero di passi tra i due valori r a confronto, dopo che sono stai tutti ordinati per rango.
Anche nel caso dei coefficienti di correlazione, il confronto tra k gruppi può essere tra un controllo e k-1 valori sperimentali. Il metodo è analogo a quello spiegato per le medie, poiché il numero di confronti possibili non è più k(k-1)/2 ma scende a k-1.
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Manuale di Statistica per la Ricerca e la Professione © Lamberto Soliani - Dipartimento di Scienze Ambientali, Università di Parma (apr 05 ed) ebook version by SixSigmaIn Team - © 2007 |