TEST NON PARAMETRICI PER CORRELAZIONE, CONCORDANZA, REGRESSIONE MONOTONICA E REGRESSIONE LINEARE
21.9. CENNI SUL COEFFICIENTE DI CONCORDANZA u DI KENDALL, IN CONFRONTI APPAIATI
Sempre attribuito allo statistico inglese Sir Maurice George Kendall (1907 – 1983) e riportato nelle varie edizioni del volume Ranks correlation methods (vedi la 4th ed. stampata a Londra da Griffin, più recentemente sempre di M. G. Kendall ma in collaborazione con J. D. Gibbons del 1980 Ranks Correlation Methods, 5th ed. Edward Arnold, London), un altro coefficiente di concordanza è la u di Kendall, per confronti tra coppie. Tra i testi a maggior diffusione internazionale, questo test è riportato in quello di Sidney Siegel e N. John Castellan Jr. del 1988 Nonparametric Statistics for the Behavioral Sciences, pubblicato in italiano con la traduzione a cura di Ettore Caracciolo nel 1992 (Statistica non parametrica, seconda edizione, Mc-Graw-Hill, Libri Italia, 477 p.)
E’ una tecnica che può essere utile in particolare nella ricerca etologica, nello studio di preferenze di animali. Sono ugualmente possibili le applicazioni nelle indagini a carattere ambientale e ecologico, psicologico e di marketing, che come punto di riferimento hanno l’uomo. Davanti a N oggetti, un animale difficilmente riesce ad esprimere preferenze complesse e stabilire un ordine di priorità tra più oggetti. Per esempio, davanti a 5 cibi diversi, un animale potrebbe alimentarsi solo con uno, ignorando gli altri dopo averli solo annusati; posto di fronte alla scelta tra 5 femmine, un maschio potrebbe preferirne solo una. In questi casi, al ricercatore non è fornito nessun elemento per stabilire un rango tra le altre 4 situazioni. Di conseguenza, nel suo piano sperimentale, il ricercatore deve impostare la ricerca in modo più complesso: ricorrere a una serie di confronti a coppie e porre l’individuo ogni volta davanti alla scelta tra due soli oggetti, annotando la preferenza, per poi ripetere l’esperimento per tutte le coppie possibili di N oggetti.
In problemi di marketing, a un gruppo di persone, invece di chiedere una graduatoria tra 5 oggetti, si presentano solo 2 oggetti e si chiede di indicare la preferenza tra uno dei due. E’ un modo per evitare le incongruenze delle scelte, sempre possibili ma di difficile spiegazione logica. Ad esempio, confrontando 3 oggetti (indicati in A, B e C), un individuo può preferire A a B, successivamente B a C, ma nell’ultimo confronto scegliere (illogicamente rispetto al comportamento precedente) C rispetto ad A. Affinché le preferenze attribuite siano consistenti e stabili, quindi godano della proprietà transitiva esposta in precedenza, è utile ricorrere a questo metodo.
Docenti di psicologia, gli autori del testo Siegel e Castellan sottolineano come le preferenze possono non essere transitive. Affermano che classificare un gruppo di compagni a partire da quello con il quale preferirebbe giocare, non rientra tra i comportamenti ”naturali” di un bambino, che non ha alcun problema nell’indicare la sua preferenza entro ogni coppia. Con N uguale a 5 oggetti, l’esperimento deve essere ripetuto 10 volte, come è semplice calcolare con le combinazioni di 5 elementi 2 a 2 (CN2). Se con la ricerca s’intende verificare se k individui concordano nelle loro preferenze, occorre poi ripetere i 10 esperimenti per ognuno d’essi e riassumere tutti i risultati in una matrice di preferenza, per i k individui assieme.
Per esempio, con 5 cibi (a, b, c, d, e) differenti si è posto ognuno dei 4 animali (I, II, II, IV) davanti alla scelta in confronti appaiati, con i seguenti risultati
I dati raccolti possono essere riassunti in una tabella quadrata N x N, nella quale sulle righe sono riportate le preferenze relative od ogni oggetto nei confronti appaiati. Ovviamente, non esistono dati sulla diagonale.
OGGETTO PREFERITO
Per esempio, - nel confronto a,c 3 soggetti hanno dato la loro preferenza ad A (riassunto nel 3 riportato nella casella di riga A e colonna C) e 1 la sua preferenza a C (1 riportato all’incrocio tra la riga C e la colonna A); - nel confronto B,D i 4 soggetti hanno dato tutti la loro preferenza a D (nella tabella sovrastante, è riportato 4 all’incrocio tra la riga D e la colonna B e quindi è stato riportato 0 all’incrocio tra la riga B e la colonna D).
Questa tabella riassuntiva, di forma quadrata e non simmetrica, fornisce informazioni sulla concordanza dei k valutatori nell’attribuzione delle preferenze. Se fosse vera l’ipotesi nulla, in ogni cella si avrebbe 2 (k/2 con k = 4 valutatori). Se fosse vera l’ipotesi alternativa di totale concordanza tra i valutatori, teoricamente metà delle caselle avrebbero 4 (k con k valutatori) e metà 0, escludendo la diagonale. Il coefficiente di concordanza u di Kendall - è u = 0, in assenza di accordo, - è u = 1, in presenza di totale accordo variando in continuità tra questi due estremi. Per il calcolo di u e la stima della sua significatività, si rinvia al testo di Siegel e Castellan, citato all’inizio del paragrafo.
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Manuale di Statistica per la Ricerca e la Professione © Lamberto Soliani - Dipartimento di Scienze Ambientali, Università di Parma (apr 05 ed) ebook version by SixSigmaIn Team - © 2007 |