INFERENZA SU UNA O DUE MEDIE CON IL TEST t DI STUDENT
6.4. Il confronto tra LE MEDIE DI DUE CAMPIONI
Nella ricerca ambientale, le situazioni più ricorrenti sono quelle del confronto tra due medie campionarie. In questi casi, la distribuzione t di Student può essere derivata dal rapporto tra la differenza delle due medie campionarie ed il suo errore standard:
Il test di significatività tra due medie campionarie comporta un'ipotesi zero o ipotesi nulla, secondo la quale le due medie a confronto (m1 e m) sono estratte dalla stessa popolazione o comunque sono identiche; di conseguenza, le differenze effettivamente riscontrate nelle medie campionarie e sarebbero imputabili a variazioni casuali, come effetti dovuti al campionamento, cioè all’estrazione casuale di alcuni dati da un universo teoricamente infinito, formato da valori tra loro diversi e con una distribuzione normale intorno alla loro media..
Nell'ipotesi nulla H0, le due medie dell'universo o popolazione sono identiche: H0: m1 = m2 oppure H0: m1 - m2 = 0
Mediante l'inferenza sulle medie calcolate sui dati di due campioni, si determina la probabilità di ottenere tra loro differenze così grandi o maggiori di quelle sperimentalmente osservate, nella condizione che l'ipotesi nulla H0 sia vera. Se questa probabilità risulta alta, si accetta l'ipotesi nulla; se la probabilità risulta piccola, convenzionalmente inferiore al 5%, come riportato nei testi a scopi puramente didattici, si inferisce che esiste una ragionevole evidenza per dubitare della validità dell'ipotesi nulla, che quindi è rifiutata. Di conseguenza, alla probabilità a stimata di commettere un errore, si afferma l'esistenza di una differenza reale tra le due medie, dicendo che appartengono a popolazioni diverse.
L'esempio classico di un test t è il confronto tra un campione di individui sottoposti a trattamento ed un campione di soggetti che servono come controllo; è tuttavia possibile anche il confronto tra le medie di due trattamenti diversi. Nel primo caso, di norma si tratta di un test unilaterale o a una coda; nel secondo, di un test bilaterale o a due code. Questa direzionalità del confronto è insita nella natura stessa dell'esperimento; ma è sempre importante che essa sia evidenziata in modo esplicito, poiché da essa deriva la distribuzione delle probabilità a con le quali è possibile rifiutare l'ipotesi nulla. Un test è unilaterale o a una coda, quando il ricercatore si chiede se una media è maggiore dell'altra, escludendo a priori che essa possa essere minore. Un test è bilaterale o a due code, quando il ricercatore si chiede se tra le due medie esista una differenza significativa, senza che egli abbia indicazioni su quali sia la maggiore o la minore. Nel test ad una coda, la zona di rifiuto sarà solamente da una parte della distribuzione (a sinistra quando il segno è negativo, a destra quando è positivo); in un test a due code sarà simmetricamente distribuita dalle due parti. E' maggiore la probabilità di dimostrare l'esistenza di una differenza significativa mediante un test ad una coda che con un test a due code. Con un termine tecnico, si dice che il test a due code è più conservativo, mentre quello ad una coda è più potente.
Test unilaterale per una probabilita’ associata al livello di significatività del 5% con 10 gdl.
Test bilaterale per una probabilità associata al livello di significatività del 5% con 10 gdl.
Alla probabilità a = 0.05, il valore di t con 10 gdl - in un test unilaterale è uguale a 1,8125 - un test bilaterale è uguale a 2,228. E’ quindi possibile che con gli stessi dati si possa rifiutare l’ipotesi nulla, se il test è unilaterale, mentre non si possa rifiutarla, se il test è bilaterale.
Per il test t di Student, il confronto tra 2 medie può essere attuato - sia con 2 campioni dipendenti - sia con 2 campioni indipendenti E' importante distinguere le due situazioni, che dipendono dal modo con cui le due serie di misure a confronto sono ottenute; infatti i due test si differenziano - sia nelle procedure di applicazione del test t, - sia nel modo di misurare gli effetti della variabilità dei soggetti considerati.
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Manuale di Statistica per la Ricerca e la Professione © Lamberto Soliani - Dipartimento di Scienze Ambientali, Università di Parma (apr 05 ed) ebook version by SixSigmaIn Team - © 2007 |